Hai la pelle arrossata e squamosa? Ecco come distinguere tra dermatite seborroica e psoriasi

La pelle arrossata e squamosa rappresenta spesso un segnale clinico importante: può essere la manifestazione di diverse patologie cutanee, tra cui le più frequenti sono la dermatite seborroica e la psoriasi. Sebbene entrambe causino disagio e impattino sulla qualità della vita, sono condizioni distinte per causa, evoluzione e trattamento. Distinguere correttamente tra queste due è dunque essenziale per impostare la terapia più adatta e impedire complicanze o trattamenti inefficaci.

Le cause e i meccanismi alla base delle due malattie

La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria cronica che si manifesta principalmente nelle regioni cutanee ricche di ghiandole sebacee, come il cuoio capelluto, il viso (soprattutto tra le sopracciglia e ai lati del naso) e talvolta il torace. Il meccanismo di base coinvolge una iperproduzione di sebo e una risposta infiammatoria della pelle spesso correlata alla proliferazione del fungo Malassezia. Fattori favorenti sono stress, alterazioni ormonali, predisposizione genetica e condizioni climatiche avverse.

La psoriasi, invece, è una malattia autoimmune, dove il sistema immunitario attacca le cellule sane dell’epidermide, accelerando la loro proliferazione e determinando la formazione di placche secche, ben delimitate e squamose. La causa precisa non è completamente nota, ma si riconosce la predisposizione genetica e il contributo di fattori immunitari e ambientali. Oltre al coinvolgimento cutaneo, la psoriasi può associarsi ad alterazioni delle unghie e a forme di artrite psoriasica.

Manifestazioni cliniche: come riconoscerle

Le lesioni di entrambe le malattie condividono alcuni aspetti: arrossamento, desquamazione e prurito. Tuttavia, alcune caratteristiche aiutano il medico e il paziente a orientare la diagnosi.

Dove si manifestano le lesioni

  • La dermatite seborroica predilige zone ricche di sebo: cuoio capelluto, fronte, sopracciglia, lati del naso, condotti auricolari.
  • La psoriasi può colpire qualsiasi distretto cutaneo, ma tipicamente coinvolge gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, mani, piedi e zona lombare. I casi di psoriasi del volto sono meno frequenti e spesso si associano a lesioni in altre aree corporee.
  • Natura e aspetto delle lesioni

  • Dermatite seborroica: le lesioni appaiono come chiazze arrossate, con squame sottili di color giallo-brunastro, untuose alla palpazione. Di solito sono meno spesse e si presentano in zone oleose.
  • Psoriasi: le placche sono più spesse, ben delimitate da un bordo netto e ricoperte da squame di color bianco-argenteo, più secche al tatto. La desquamazione può essere abbondante e diffusa.
  • Sintomi associati

  • La dermatite seborroica si presenta con prurito, talvolta bruciore, ma raramente dolore.
  • La psoriasi può causare prurito, bruciore e dolore, specialmente quando le lesioni sono estese o si localizzano in aree sensibili.
  • I sintomi delle due condizioni possono sovrapporsi, ma la diagnosi differenziale si avvale di alcuni segni chiave come la distribuzione delle lesioni e la loro consistenza. Laddove il quadro clinico non sia chiaro, è consigliata la valutazione specialistica e la ricerca di lesioni in zone tipiche della psoriasi, come gomiti e ginocchia, che orienta la diagnosi verso questa malattia.

    La condizione intermedia: la sebopsoriasi

    Esistono casi in cui le due patologie sembrano addirittura sovrapporsi: la sebopsoriasi, dove le placche presentano caratteristiche sia della dermatite seborroica sia della psoriasi, con piccole squame untuose su fronte, sopracciglia e ali del naso. In queste forme, l’esame clinico è di primaria importanza poiché l’aspetto delle lesioni può risultare quasi identico. Anche le squame tendono a essere unte e le placche più definite rispetto alla dermatite seborroica classica, ma meno delimitate rispetto alla psoriasi.

    Approccio diagnostico e strategie terapeutiche

    La diagnosi si basa principalmente sull’osservazione clinica e sull’anamnesi. Il dermatologo esegue un’analisi minuziosa delle lesioni, cerca segni in altre aree corporee e valuta la risposta della pelle ai trattamenti precedenti. In casi dubbi, può essere richiesta una biopsia cutanea.

    Il trattamento varia a seconda della patologia di base:

    Gestione della dermatite seborroica

  • Utilizzo di shampoo e lozioni anti-fungine o a base di piritione di zinco e ketoconazolo.
  • Applicazione locale di corticosteroidi o immunomodulatori in casi resistenti.
  • Igiene accurata e riduzione dello stress, che è spesso un fattore aggravante.
  • Gestione della psoriasi

  • Corticosteroidi topici, talvolta associati a vitamina D o retinoidi.
  • Nei casi estesi, terapie sistemiche come farmaci immunosoppressori (metotrexato, ciclosporina) o biologici.
  • Fototerapia con UVB a banda stretta.
  • Monitoraggio multidisciplinare, soprattutto nei casi con coinvolgimento articolare.
  • Consigli pratici per distinguere le due condizioni

    Nonostante la somiglianza iniziale delle lesioni, è bene tenere presente alcune regole per orientarsi:

  • La dermatite seborroica produce squame sottili, untuose e giallastre, preferibilmente sul cuoio capelluto e sul viso.
  • La psoriasi genera placche spesse, secche, argentee e ben delimitate, frequentemente localizzate su ginocchia, gomiti e dorso.
  • Il prurito intenso è più tipico della dermatite seborroica, mentre dolore e bruciore sono sintomi più comuni nella psoriasi.
  • L’esame da parte del dermatologo e la presenza di lesioni tipiche in sedi cardinali sono fondamentali per la diagnosi.
  • In alcuni casi, può rendersi necessario il supporto di una equipe multidisciplinare per la gestione delle forme severe di psoriasi o delle complicanze associate, come l’artrite psoriasica (psoriasi).

    Quando rivolgersi allo specialista

    La diagnosi precoce e il trattamento immediato delle manifestazioni cutanee sono fondamentali per scongiurare cronicizzazione, complicanze e peggioramento dei sintomi. Non sempre è possibile autodiagnosticarsi in modo affidabile senza un esame clinico adeguato. Nel caso di lesioni ricorrenti, diffuse o resistenti ai trattamenti comuni, è opportuno consultare il dermatologo per definire la diagnosi e impostare la terapia più adeguata (dermatite).

    Ricorda: il corretto riconoscimento della malattia permette non solo di migliorare la qualità della vita, ma anche di ridurre il rischio di complicanze e di impostare la strategia terapeutica più efficace e sicura. L’approccio personalizzato è sempre la chiave per una cura efficace e duratura.

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