Monitorare regolarmente lo stato di salute attraverso esami mirati permette di individuare precocemente alterazioni o patologie silenti, adottando strategie di prevenzione efficaci. Il check-up varia a seconda della fascia d’età e si adatta alle specificità di uomo e donna, oltre che a fattori di rischio personali come famigliarità per malattie, stile di vita e condizioni cliniche pregresse. Di seguito viene proposta una guida completa, organizzata per età e integrata dalle evidenze più recenti.
I benefici del check-up e gli esami imprescindibili
Le indagini di screening più diffuse consentono di controllare parametri fondamentali, quali glicemia, colesterolo, funzionalità renale ed epatica, ma anche di monitorare pressione arteriosa e indice di massa corporea. Un check-up completo comprende solitamente:
- Esami del sangue: test di routine come emocromo, glicemia, colesterolo, trigliceridi, indicatori di funzionalità renale ed epatica, e talvolta markers virali (come per epatite) e marcatori tumorali.
- Esami delle urine: per valutare salute renale e presenza di segni di diabete o infezioni.
- Analisi delle feci: screening per sangue occulto, particolarmente utile in fase adulta e dopo i 50 anni per la prevenzione del tumore al colon.
- Elettrocardiogramma (ECG): fondamentale per rilevare aritmie o rischio cardiovascolare, soprattutto dopo i 40 anni.
- Controlli specialistici: visita cardiologica, ginecologica, andrologica e dermatologica secondo necessità individuale.
L’utilità di questi controlli risiede nella diagnosi precoce di condizioni croniche — come diabete e ipertensione — che spesso decorrono senza sintomi evidenti nella fase iniziale, consentendo interventi tempestivi e mirati.
Check-up da 18 a 40 anni
In questa fase generalmente priva di patologie croniche conclamate, il focus è su salute generale, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e monitoraggio dello stile di vita:
- Visita medica generale annuale, controllo peso e IMC per individuare sovrappeso o obesità.
- Esami del sangue di routine (glicemia, emocromo, colesterolo totale, LDL e HDL, trigliceridi, transaminasi, creatinina, marcatori epatite).
- Analisi delle urine annuale.
- Controllo pressione arteriosa almeno una volta, più spesso se sintomatici o con familiarità.
- Visita dentistica e igiene orale ogni 6-12 mesi.
- Visita oculistica almeno ogni 5 anni, ogni 1-2 in caso di problemi visivi.
Donne: sono raccomandate visita ginecologica e senologica annuali. Pap test ogni due anni dai 25 anni, e HPV test dai 30 anni in base alle linee guida italiane. Ecografia pelvica e/o transvaginale annuale in caso di familiarità per tumori ginecologici.
Uomini: è consigliata visita andrologica periodica e, se da bambino si è avuto criptorchidismo, controllo testicolare. Palpazione testicolare annuale è suggerita anche in assenza di sintomi.
Questa fascia d’età è cruciale per la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare e per sensibilizzare sulla vaccinazione anti HPV e per epatite B, se non ancora effettuate. Gli stili di vita sani (alimentazione, attività fisica, stop al fumo) rappresentano un ulteriore pilastro della prevenzione.
Dai 40 ai 65 anni: diagnosi precoce e prevenzione dei tumori
Dai 40 anni i controlli diventano più articolati, poiché aumentano rischi legati a malattie cardiovascolari, oncologiche e metaboliche. Il check-up generale (talvolta biennale se privo di patologie) comprende:
- Esami del sangue e delle urine come per le fasce precedenti, con particolare attenzione a glicemia, colesterolemia e funzionalità d’organo.
- Profilo tiroideo per identificare disfunzioni della tiroide, più frequenti dopo i 40 anni.
- Elettrocardiogramma e visita cardiologica, soprattutto in presenza di familiarità per cardiopatie o valori pressori elevati.
- Mammografia (donne): a partire dai 40-45 anni, annuale o biennale, fondamentale per la diagnosi precoce di tumore al seno.
- Test PSA (uomini): da valutare dopo i 50 anni per lo screening del tumore prostatico.
- Colonscopia o ricerca sangue occulto nelle feci: screening per il cancro colorettale, da eseguire almeno ogni 2 anni o secondo indicazione specialistica.
- Visita dermatologica: ogni 1-2 anni, soprattutto in presenza di numerosi nei o familiarità per melanoma.
Nelle donne, la visita ginecologica annuale, integrata da Pap test e HPV test, rimane centrale; negli uomini, si aggiunge la valutazione andrologica e il monitoraggio delle funzioni prostatiche. La prevenzione cardiologica assume importanza crescente, così come la rilevazione di osteoporosi nelle donne in menopausa, che può avvalersi di MOC (mineralometria ossea computerizzata) su indicazione clinica.
Oltre i 65 anni: prevenzione, gestione della cronicità e qualità di vita
In età avanzata, il focus si sposta sulla prevenzione della fragilità, gestione delle patologie croniche già note e mantenimento di una buona autonomia grazie al monitoraggio attento di più sistemi d’organo:
- Esami ematochimici allargati: controllo periodico di glicemia, funzionalità renale, epatica, assetto lipidico, emocromo, elettroliti, ferro, vitamina D.
- Esame urine: a rischio aumentato di infezioni urinarie e insufficienza renale.
- ECG e visita cardiologica periodici, soprattutto in chi ha già condizioni cardiovascolari o è iperteso/diabetico.
- Screening per tumori comuni mantenendo la frequenza raccomandata per colonscopia, mammografia e ecografia prostatica, salvo diversa indicazione del medico curante in base alle condizioni di fragilità.
- Valutazione funzionalità tiroidea e dosaggio di vitamina D.
- Valutazione geriatrica multidimensionale per monitorare autonomia, memoria e prevenire la perdita di massa muscolare e ossea.
- Vaccinazioni raccomandate (antinfluenzale, antipneumococcica, herpes zoster) per la prevenzione di complicanze infettive.
Prestare attenzione anche a segni di malnutrizione, perdita di peso involontaria e rischi di cadute. La prevenzione, in questa fascia d’età, punta soprattutto al mantenimento della qualità di vita e ad evitare ospedalizzazioni ripetute.
Consigli pratici e personalizzazione del check-up
Pur esistendo delle raccomandazioni generali, il calendario degli esami deve essere modulato sulle caratteristiche individuali: storia clinica, familiarità per alcune patologie, terapie in corso, sintomi insorti recentemente e abitudini di vita. In presenza di fattori di rischio — come fumo di sigaretta, obesità, sedentarietà, pregresso infarto o ictus, pressione alta — la frequenza dei controlli può aumentare su indicazione del proprio medico. Il ruolo del medico di famiglia rimane quindi insostituibile per la pianificazione personalizzata del check-up.
Un monitoraggio regolare e strutturato rappresenta la chiave per un invecchiamento in salute, allontanando il rischio di malattie croniche e garantendo interventi tempestivi in caso di nuove diagnosi. La prevenzione inizia da giovani e prosegue per tutta la vita, integrando periodicamente i controlli con uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e una buona gestione dello stress psicofisico.