Quando si parla di benessere fisico e salute, emerge spesso la convinzione che camminare sia sufficiente per mantenersi in forma. Sebbene camminare rappresenti senza dubbio una pratica positiva, è fondamentale comprendere che esiste una differenza cruciale tra attività fisica ed esercizio fisico. Questo distinguo determina non solo la qualità del movimento, ma anche gli effetti che possiamo ottenere sul nostro organismo intervenendo sia sulla salute generale sia sulle specifiche componenti della forma fisica.
La disinformazione e la tendenza a usare i termini come sinonimi rischia di ridurre la consapevolezza sui veri bisogni del corpo umano, che necessita di stimoli diversi per essere pienamente efficiente e sano.
Ma qual è la reale differenza e perché limitarsi a camminare non basta per ottenere tutti i benefici?
Attività fisica: il movimento quotidiano
L’attività fisica comprende qualsiasi tipo di movimento corporeo che comporti un dispendio energetico rispetto al metabolismo basale, ovvero superiore a quello che avviene con le attività essenziali come respirare, dormire o digerire.
Si parla di attività fisica, ad esempio, quando si cammina per andare al lavoro, si sale una rampa di scale, si pulisce la casa, si gioca con i bambini o si fanno piccole commissioni. Questi gesti vengono spesso compiuti automaticamente e senza una vera pianificazione.
La definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea che l’attività fisica racchiude movimenti volontari che producono energia attraverso i muscoli scheletrici. Sebbene questa categoria sia essenziale per la qualità della vita, l’intensità e la regolarità delle attività quotidiane non sono, generalmente, sufficienti per soddisfare le esigenze fisiologiche complete dell’organismo.
- Benefici dell’attività fisica: riduzione del rischio di malattie croniche (diabete, patologie cardiovascolari), migliore gestione del peso, miglioramento della salute mentale grazie alla riduzione dello stress.
- Limiti: gli effetti benefici, pur importanti, sono spesso legati a movimenti di intensità bassa o moderata che tendono a sviluppare una sola componente della forma fisica, come la resistenza aerobica.
Esercizio fisico: progettazione e miglioramento mirato
A differenza dell’attività fisica, l’esercizio fisico rappresenta una sottocategoria della prima: è caratterizzato da essere un’attività pianificata, strutturata e ripetitiva, svolta con l’obiettivo specifico di migliorare o mantenere una o più componenti della forma fisica.
Queste componenti includono resistenza, forza muscolare, velocità, flessibilità, equilibrio e coordinazione. Mentre camminare può essere considerato un esercizio aerobico utile per la resistenza, non è sufficiente, se praticato in modo monotono o non sufficientemente intenso, per garantire un sviluppo completo di tutte le capacità funzionali. L’esercizio fisico, proprio perché pianificato, può essere adattato alle necessità della persona e modificato nel tempo.
- Benefici dell’esercizio fisico: miglioramento mirato e misurabile delle capacità fisiche, prevenzione di patologie legate all’invecchiamento, potenziamento della massa muscolare, rafforzamento delle ossa e delle articolazioni, migliore equilibrio e flessibilità.
- Tipologie di esercizio: possono includere attività di allenamento specifico (come sollevamento pesi, esercizi funzionali, corsa, nuoto), discipline sportive e circuiti personalizzati. La struttura dell’esercizio permette di intervenire su carico, intensità e durata.
- Obiettivi: lo scopo è il miglioramento di una funzione fisica o la prevenzione di deficit legati all’età, alla sedentarietà e alle condizioni cliniche.
Perché camminare non basta
Il cammino rappresenta sicuramente un esercizio utile, in particolare per chi conduce una vita sedentaria o non pratica altra attività sportiva. Tuttavia, questa pratica soddisfa principalmente la componente aerobica legata alla resistenza. Il corpo umano, secondo modelli evolutivi e biomeccanici, è progettato per esprimere numerose capacità motorie che richiedono stimoli diversi.
Solo un stimolo unico come quello fornito dal cammino – soprattutto se di bassa o media intensità e svolto sempre allo stesso ritmo – rischia di non sviluppare sufficientemente le altre funzioni fisiologiche necessarie per mantenere la completa salute del sistema muscolo-scheletrico e del metabolismo.
Ad esempio, molti aspetti cruciali della vita quotidiana, come sollevare un peso, alzarsi da una sedia con agilità, giocare in modo attivo, o mantenere l’equilibrio in situazioni instabili, richiedono componenti motorie diverse e non facilmente allenabili solo camminando.
- Dati scientifici sottolineano la necessità di migliorare anche forza muscolare, flessibilità ed equilibrio, poiché queste componenti riducono il rischio di cadute, contribuiscono a una migliore postura, facilitano la gestione del peso e prevengono problemi articolari.
- Si raccomanda di integrare esercizi di tipo anaerobico, funzionale, di forza e stretching, pianificati e ripetuti nel tempo.
Strategie per un’attività motoria completa
Mantenersi in forma richiede quindi una programmazione consapevole e un’interazione tra diverse tipologie di movimento. Il consiglio degli esperti è quello di combinare la camminata periodica con specifici momenti di esercizio strutturato, calibrato sulle proprie esigenze e capacità. Questo può includere:
- Allenamento di resistenza: per migliorare il sistema cardiovascolare e la capacità polmonare.
- Allenamento di forza: esercizi con sovraccarichi leggeri o medi per potenziare i muscoli e difendere il metabolismo.
- Stretching e mobilità: per mantenere o aumentare la flessibilità.
- Attività di equilibrio: esercizi per la stabilità, la prevenzione delle cadute e il miglioramento della coordinazione.
L’importanza della varietà, della progressione e della personalizzazione degli esercizi è fondamentale. Uno dei principali errori è credere che bastino i cosiddetti 10.000 passi per assicurare un benessere globale; se da un lato questa quantità contribuisce a migliorare alcuni parametri di salute, dall’altro può rivelarsi insufficiente se non viene accompagnata da movimenti più specifici per incrementare forza e flessibilità.
Distinguere tra attività fisica, esercizio e sport
Nel linguaggio quotidiano i termini attività fisica, esercizio fisico e sport vengono spesso confusi. Il sport rappresenta una pratica regolamentata e competitiva che utilizza l’esercizio fisico come attività di base, aggiungendo elementi di gioco, sfida e regole definite.
L’attività fisica è indispensabile per il benessere collettivo, ma l’esercizio – inteso come componente rigorosa e mirata – è il vero motore per il miglioramento della salute e della performance.
Conclusione pratica
Comprendere la differenza tra attività fisica ed esercizio fisico permette di abbandonare abitudini statiche e di promuovere una vera trasformazione motoria. Non bisogna limitarsi a camminare, ma serve impegnarsi in azioni strutturate e personalizzate per ottenere una crescita funzionale, preservare la salute nel tempo e ridurre le grandi piaghe moderne della sedentarietà e delle malattie croniche. Il movimento consapevole è la chiave per vivere pienamente ogni fascia di età, dalla giovinezza fino alla maturità, mantenendo energia e autonomia.