Non perdere tempo con queste analisi inutili: ecco gli esami che devi fare assolutamente ogni anno

Prendersi cura della propria salute significa agire in modo consapevole e mirato, evitando sia l’inerzia sia l’eccesso di controlli superflui. Nella società attuale, bombardata da messaggi sulla prevenzione e da inviti a eseguire analisi periodiche, può essere difficile capire quali esami siano veramente indispensabili ogni anno per la maggior parte delle persone sane. Sottoporsi regolarmente ai controlli più opportuni permette di individuare precocemente problemi di salute che spesso sono silenti nelle fasi iniziali, ottimizzando così la possibilità di intervento tempestivo e mirato.

La differenza tra prevenzione reale e ipermedicalizzazione

Negli ultimi anni si è acceso il dibattito su quanto sia realmente utile sottoporsi a un check-up annuale completo. È importante distinguere tra la prevenzione primaria — volta a ridurre il rischio di ammalarsi con buone abitudini e vaccinazioni — e la prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce di patologie in soggetti apparentemente sani.

Tuttavia, il rischio di sovratrattamento e di esami non necessari esiste: test non mirati possono generare ansie inutili e comportare ulteriori accertamenti invasivi non giustificati, con un aumento dei costi per il sistema sanitario e possibili effetti negativi sulla salute del paziente. Secondo alcuni studi recenti, eseguire esami del sangue aspecifici ogni anno in assenza di sintomi non migliora la sopravvivenza e può portare a diagnosi incidentali poco rilevanti. È quindi fondamentale affidarsi a indicazioni personalizzate, discusse col proprio medico.

Gli esami veramente consigliati ogni anno

Non tutti gli esami vanno ripetuti ogni anno da ogni individuo. Tuttavia, alcune analisi di routine sono considerate di particolare utilità nella popolazione adulta sana e vengono raccomandate da vari esperti e società scientifiche:

  • Visita medica generale: valutazione periodica del peso, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e colloquio sullo stato di salute generale. Questo controllo di base rappresenta il primo filtro per individuare eventuali campanelli d’allarme.
  • Analisi del sangue e delle urine: includono emocromo, glicemia a digiuno, profilo lipidico (colesterolo totale, LDL, HDL, trigliceridi), funzionalità renale ed epatica. Questi parametri aiutano a prevenire o intercettare in fase iniziale il rischio di diabete, malattie cardiovascolari e disfunzioni di organo. Le analisi del sangue restano lo strumento più utile nella routine annuale di un adulto sano, salvo diverse indicazioni per casi particolari.
  • Controllo della pressione arteriosa: una semplice misurazione annuale è indicata per la maggior parte degli adulti e può essere ripetuta più spesso in caso di familiarità o sintomi suggestivi di ipertensione.
  • Valutazione della salute orale: un controllo dentistico annuale consente di prevenire patologie gengivali, carie e complicanze orali che spesso agiscono silenziosamente.
  • Screening mirati per età e sesso: esistono esami specifici la cui importanza aumenta con l’età o in determinate condizioni:

    • Mammografia e Pap-test: fondamentali nella prevenzione dei tumori femminili (seno, collo dell’utero). La frequenza può variare in base alle linee guida internazionali, ma è spesso annuale dai 40-50 anni in avanti e in base al rischio personale.
    • Esami per la prostata (PSA, visita urologica) per gli uomini dopo i 50 anni, e colonscopia per la prevenzione dei tumori del colon-retto dai 50 anni in su o anche prima in caso di familiarità nota.
  • Controllo dello stato vaccinale: verificare di essere in regola con le vaccinazioni, che rappresentano una delle forme di prevenzione più efficaci a qualsiasi età.

Check-up personalizzato: cosa cambia con età e condizioni

Età giovane (18-40 anni)

Nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 40 anni, il check-up annuale si focalizza su esami generali come analisi del sangue e delle urine, controllo del peso e della pressione arteriosa. La visita oculistica può essere programmata ogni 5 anni o con maggiore frequenza se esistono difetti visivi o patologie note. Le donne dovrebbero eseguire controlli ginecologici e ecografia pelvica mentre gli uomini possono valutare una visita andrologica periodica. In entrambi i sessi, è utile lo screening per malattie sessualmente trasmissibili se ci sono comportamenti a rischio.

Età adulta intermedia (40-65 anni)

A partire dai 40 anni, si aggiungono screening oncologici e un monitoraggio più attento dei fattori di rischio cardiovascolare. Il colesterolo e la glicemia devono essere controllati con maggiore attenzione, così come la funzionalità tiroidea. Mammografia, Pap-test, PSA, ecografia prostatica (per gli uomini) e colonscopia (nel rispetto delle tempistiche indicate dalle linee-guida) diventano raccomandabili. Il check-up generale può essere esteso ogni due anni per persone in buona salute, ma alcune condizioni personali potrebbero richiedere intervalli più stretti.

Oltre i 65 anni

Nell’età avanzata, la frequenza dei controlli viene valutata dal medico in relazione al quadro clinico complessivo. Si raccomandano particolare attenzione alla funzionalità renale, a valutazioni cardiologiche e a screening per tumori comuni, secondo le raccomandazioni personalizzate. Diventa prioritaria anche la prevenzione delle cadute e la valutazione della salute dell’udito e della vista.

Esami inutili: quando vanno evitati

L’importanza di evitare le analisi inutili non va mai sottovalutata. Test diagnostici senza un reale sospetto clinico aumentano il rischio di risultare falsamente positivi o generare ansie infondate, che porteranno a ulteriori esami e talora a interventi non giustificati. Organizzazioni come Slow Medicine e la campagna ‘Fare di più non significa fare meglio’ hanno identificato le pratiche più a rischio di ipermedicalizzazione. Riassumendo:

  • Non ripetere esami del sangue senza sintomi o fattori di rischio particolari ogni anno, ma seguire le raccomandazioni del medico.
  • Limitare test radiologici e procedure invasive solo ai casi con effettivo sospetto di patologia.
  • Evita self-diagnosi e screening non raccomandati per età e sesso.

Alla base di ogni scelta deve esserci il dialogo col medico curante, che può personalizzare la frequenza e la tipologia di controlli in base alle proprie esigenze e fattori di rischio individuali. La vera medicina preventiva non si basa sulla quantità di esami, ma sulla loro qualità e pertinenza.

In sintesi, eseguire annualmente una serie selezionata di esami fondamentali permette di individuare le malattie più diffuse nella popolazione italiana, ottimizzare le risorse sanitarie e proteggere realmente la salute. Un check-up ben strutturato, adattato alle linee guida cliniche ufficiali e personalizzato sulle proprie condizioni, resta l’alleato migliore per una prevenzione intelligente e responsabile.

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