Le emorroidi sono un disturbo estremamente diffuso che può causare dolore, prurito e sanguinamento nella zona anale. Uno dei fattori che maggiormente influenza la gravità dei sintomi è costituito dall’alimentazione. Ciò che si mangia può infatti sia alleviare che peggiorare in modo significativo il fastidio provocato dalle emorroidi: molti cibi comuni dovrebbero essere evitati poiché aumentano l’infiammazione, favoriscono la stitichezza o irritano direttamente i tessuti già compromessi.
I cibi peggiori per chi soffre di emorroidi
La dieta riveste un ruolo cruciale nella gestione delle emorroidi. Esistono alimenti che contribuiscono ad aumentare la pressione venosa nella zona rettale, aggravano la stipsi, oppure hanno un’azione irritante sulle mucose e sui vasi emorroidari.
Ecco i principali cibi da evitare se si soffre di emorroidi:
- Formaggi stagionati e grassi: burro, panna, strutto e lardo, così come condimenti industriali.
- Insaccati: salame, salsiccia, wurstel, cotechino e simili.
- Cibi fritti e alimenti ricchi di grassi saturi (fast food, merendine, dolci confezionati, snack confezionati).
- Cibi molto salati: insaccati, alimenti in scatola, patatine, snack salati.
- Carne rossa e salse elaborate quali maionese, ketchup, bbq, salsa tartara.
- Spezie piccanti: peperoncino, pepe, curry, paprika, semi di senape.
- Cioccolato, cacao, caramelle, gelato.
- Bevande alcoliche, superalcolici, vino, liquori.
- Caffè e bevande energetiche o gassate che contengono caffeina.
Molti di questi alimenti promuovono l’irritazione delle pareti venose, aumentano il rischio di stitichezza – che porta a sforzi durante la defecazione e quindi a peggioramento dei sintomi – oppure agiscono direttamente come infiammatori locali.
I rischi dei cibi raffinati e poveri di fibre
Un altro fattore chiave è rappresentato dai cibi poveri di fibre. Gli alimenti raffinati come pane bianco, pasta, riso, snack dolci e salati confezionati, torte, biscotti industriali e merendine provocano il rallentamento del transito intestinale, la formazione di feci più dure e la costipazione. Questa condizione comporta una maggiore pressione sulle vene anali, favorendo la comparsa o l’aggravamento delle emorroidi.
L’apporto di fibre garantisce invece feci più morbide, facile evacuazione, e minor rischio di lesioni o sanguinamenti.
Assieme agli alimenti ricchi di grassi saturi e di grassi idrogenati, i prodotti raffinati sono tra i principali nemici del benessere intestinale e aggravano considerevolmente i sintomi delle emorroidi.
Alimenti da limitare (effetto astringente e distensivo sul colon)
Alcuni alimenti non sono strettamente dannosi ma, se consumati in quantità elevate, possono favorire la stitichezza a causa del loro effetto astringente o della scarsa presenza di fibre solubili. Tra questi troviamo:
- Riso bianco
- Patate
- Carote
- Banane
Questi cibi tendono a trattenere i liquidi nell’intestino e rendere le feci meno morbide, ostacolando l’evacuazione e causando uno stress meccanico sulle emorroidi.
Per chi soffre di frequenti episodi di stipsi, è preferibile ridurne il consumo o associarli ad alimenti ricchi di fibre.
Il ruolo di alcuni condimenti e bevande
Non solo gli alimenti solidi, ma anche alcune bevande e condimenti possono rappresentare un problema per chi vuole gestire al meglio le emorroidi.
Bevande dannose
- Alcolici e superalcolici, in tutte le forme: facilitano la dilatazione dei vasi sanguigni e aumentano l’infiammazione a livello anale.
- Caffè, tè nero, bibite energetiche: la caffeina può irritare la mucosa intestinale e stimolare la motilità in modo spasmodico, causando disagio.
- Bevande gassate: possono provocare gonfiore e meteorismo, aggravando il senso di pressione o prurito anale.
Condimenti da ridurre
- Salse ricche di grassi come maionese, ketchup, salsa tartara, barbecue, senape, spesso contengono conservanti e additivi irritanti.
- Sale: il sodio in eccesso trattiene liquidi e predispone all’ipertensione, con possibile incremento della dilatazione dei vasi emorroidari e del rischio di infiammazione.
Si consiglia grande moderatone nell’uso di questi condimenti, cercando di preferire olio extravergine d’oliva a crudo e ridurre al minimo le aggiunte industriali.
Buone abitudini alimentari per alleviare i sintomi
Per chi soffre di emorroidi, oltre a evitare o limitare i cibi sopra elencati, è fondamentale adottare buone pratiche alimentari che facilitano il transito intestinale, hanno un effetto antinfiammatorio e lenitivo sulle mucose e contribuiscono a prevenire nuovi episodi di crisi.
- Aumentare l’introito di fibre, tramite verdura, frutta fresca di stagione (meglio non astringente), cereali integrali, legumi.
- Mantenere una corretta idratazione: bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno (oppure anche di tisane non zuccherate).
- Consumare pasti regolari, evitando abbuffate e lunghi digiuni tra un pasto e l’altro.
- Favorire alimenti con proprietà lenitive e antipruriginose, come yogurt naturale e kefir per la flora intestinale, olio di semi (a crudo e con moderazione), pesce azzurro, oli vegetali di buona qualità.
- Preferire cotture semplici (vapore, griglia, bollito) e limitare il consumo di cibi industriali e processati.
- Mantenere un adeguato movimento quotidiano per favorire la motilità intestinale.
È importante sapere che la scelta consapevole degli alimenti e delle bevande può ridurre notevolmente l’intensità del dolore e degli altri sintomi collegati alle emorroidi. In caso di dubbi o di sintomatologia persistente, è sempre opportuno consultare uno specialista per una valutazione mirata e per individuare eventuali cause non nutrizionali del disturbo.
In sintesi, la dieta può essere un potente alleato per il benessere rettale: evitare i cibi grassi, raffinati, piccanti, troppo salati e le bevande irritanti è il primo passo per contrastare le emorroidi e migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.