Esame della glicemia: ecco i costi reali, quando è gratuito e perché non devi mai saltarlo

L’esame della glicemia rappresenta uno degli strumenti diagnostici e di monitoraggio più diffusi e importanti della medicina moderna. Attraverso una semplice analisi del sangue è possibile determinare la quantità di glucosio presente nella circolazione sanguigna, ottenendo informazioni preziose per la diagnosi precoce del diabete, il controllo della malattia già diagnosticata o la valutazione di situazioni prediabetiche. Nonostante la sua apparente semplicità e la rapida esecuzione, il test della glicemia può assumere costi differenti e, in molti casi, essere effettuato gratuitamente; inoltre, saltare questo esame può compromettere gravemente la gestione della salute individuale e la prevenzione di patologie gravi.

Quali sono i costi reali dell’esame della glicemia?

Nell’ambito della sanità pubblica italiana, i costi degli esami del sangue – tra cui quello della glicemia – sono soggetti al ticket sanitario, un contributo economico che il cittadino versa allo Stato per finanziare una parte del servizio ricevuto. Dal 2025, la tariffa nazionale assegnata a questo esame è fissata a 37,80 euro; tuttavia, nella pratica, l’importo effettivo che il cittadino versa dipende dalla regione di residenza e dal sistema sanitario locale. Per la maggior parte dei cittadini italiani, il ticket totale per l’esame della glicemia è pari a 16,40 euro, mentre in alcune regioni – come Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia e Umbria – si registra un lieve rincaro, di pochi euro rispetto agli anni precedenti. In regioni tradizionalmente più costose, come Lombardia e Veneto, il cittadino può invece notare un piccolo risparmio rispetto alle precedenti tariffe, con riduzioni di circa 2 euro rispetto agli importi usuali.

Nel caso si scelga di effettuare l’esame in una struttura privata, il costo può variare sensibilmente. Le tariffe private in Italia oscillano in media tra 15 e 36 euro per singolo prelievo; tuttavia i tempi di attesa risultano molto ridotti rispetto alle strutture pubbliche. Il paziente che desidera referti più rapidi può quindi valutare la possibilità di rivolgersi a un laboratorio privato, pagando un costo leggermente superiore rispetto al ticket.

Quando l’esame della glicemia è gratuito: esenzioni e categorie protette

L’accesso agli esami del sangue gratuiti per alcune categorie di cittadini rappresenta uno dei pilastri del principio di equità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’esame della glicemia rientra in pieno regime nelle tipologie di prestazione che possono essere eseguite senza alcun aggravio economico in presenza di specifiche condizioni di esenzione dal ticket. Le principali situazioni di esenzione riguardano:

  • Bambini sotto i 6 anni e anziani sopra i 65 anni, a condizione che il reddito familiare annuo non superi i 36.151,98 euro.
  • Disoccupati e loro familiari a carico, con reddito annuo inferiore a 8.263,31 euro, aumentato a 11.362,05 euro con il coniuge e di 516,46 euro per ogni figlio a carico.
  • Titolari di assegno sociale e familiari a carico.
  • Pensionati al minimo sopra i 60 anni (e familiari a carico), sempre con limiti di reddito analoghi a quanto indicato per i disoccupati.

In aggiunta, sono previste esenzioni per patologia: per chi soffre di diabete mellito, l’esame della glicemia necessario al monitoraggio della patologia viene normalmente erogato dal SSN in regime di totale gratuità, sia per il controllo periodico che per la diagnostica iniziale. Il diritto all’esenzione si ottiene su presentazione di certificazione medica attestante la patologia.

Perché il controllo della glicemia è essenziale per la salute

L’importanza strategica dell’esame della glicemia va ben oltre il solo monitoraggio di una condizione patologica già nota. Si tratta di uno strumento fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio di tutte le condizioni connesse al metabolismo del glucosio, il cui equilibrio è essenziale per la vita e la salute umana. I principali motivi per cui non bisogna mai trascurare il controllo della glicemia sono:

  • Diagnosi precoce del diabete: Il diabete, soprattutto nella forma di tipo 2, può svilupparsi in maniera subdola e silente per anni. L’esame periodico dei livelli di glucosio permette di individuare alterazioni anche minime e di attuare cambiamenti di stile di vita o terapie, prevenendo complicanze severe.
  • Monitoraggio del diabete diagnosticato: Chi soffre di diabete necessita di un controllo regolare della glicemia per valutare l’efficacia di dieta, esercizio fisico e farmaci, e per ridurre i rischi di complicazioni croniche quali retinopatia, nefropatia, neuropatia e malattie cardiovascolari.
  • Individuazione della prediabete: Anche la condizione di prediabete, caratterizzata da valori di glucosio superiori alla norma ma non ancora francamente diabetici, va identificata precocemente. Ciò permette interventi tempestivi su alimentazione e attività fisica, riducendo il rischio di evoluzione verso il diabete conclamato.
  • Valutazione di sintomi sospetti: Condizioni come stanchezza cronica, sete intensa, aumentata frequenza urinaria o perdita di peso immotivata impongono spesso il dosaggio della glicemia per escludere alterazioni metaboliche gravi.

Salute pubblica, rischi da non trascurare e raccomandazioni

Sottoporsi regolarmente all’esame della glicemia non è solo una buona pratica individuale: rappresenta un fondamento di prevenzione collettiva, specie considerando l’elevata incidenza di patologie croniche come il diabete in Italia e nel mondo. Quando viene trascurato il controllo glicemico, si rischia di:

  • Danneggiare i vasi sanguigni e gli organi bersaglio, soprattutto cuore, reni e occhi, a causa di valori elevati non riconosciuti.
  • Perdere la possibilità di intervenire tempestivamente sulla progressione di malattie metaboliche, peggiorando qualità e aspettativa di vita.
  • Sostenere costi sanitari maggiori a lungo termine, per la gestione di complicanze e ricoveri evitabili.

Chi deve sottoporsi regolarmente all’esame?

  • Tutte le persone con familiarità per diabete o malattie cardiovascolari
  • Chi è in sovrappeso od obeso
  • Donne in gravidanza (per escludere il diabete gestazionale)
  • Chi ha superato i 45 anni
  • Chi soffre di ipertensione o dislipidemie
  • Soggetti a vita sedentaria o abitudini alimentari scorrette

Come si effettua e quali rischi comporta?

L’esame della glicemia prevede generalmente un prelievo di sangue, spesso a digiuno dalla vena del braccio. I rischi associati sono minimi e includono lievi sanguinamenti, raramente ematomi o infezioni locali. Per diagnosi più approfondite, o in caso di dubbi, il medico può richiedere ulteriori test come la curva glicemica, particolarmente utile per lo studio delle alterazioni della tolleranza al glucosio.

In conclusione, il dosaggio della glicemia è un gesto di prevenzione semplice e centrale per la tutela della salute individuale e collettiva. Considerati i costi contenuti e le estese possibilità di esenzione, chiunque abbia fattori di rischio o condizioni predisponenti non dovrebbe mai rinunciare a controllare regolarmente i propri livelli di glucosio nel sangue.

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