Come denunciare l’inquinamento dell’aria? Ecco la procedura corretta

Denunciare l’inquinamento dell’aria è un diritto e un dovere fondamentale di ogni cittadino per tutelare la salute pubblica e l’ambiente. In Italia esiste una procedura chiara che consente alle persone di segnalare episodi sospetti o accertati di contaminazione atmosferica alle autorità competenti. Questa procedura può essere attivata tramite strumenti formali e informali, e non richiede requisiti particolarmente restrittivi. La conoscenza dei passi corretti e degli enti a cui rivolgersi è essenziale per rendere la propria segnalazione davvero efficace.

Quando e perché fare una segnalazione

L’inquinamento atmosferico è tra le problematiche ambientali più sentite in Italia e nel mondo, poiché gli effetti sulla salute umana e sugli ecosistemi sono gravi e documentati. Esso può essere causato, ad esempio, da emissioni industriali non autorizzate, traffico veicolare concentrato, combustioni illegali, incendi di rifiuti, o persino dall’uso scorretto di impianti di riscaldamento. I principali indicatori che dovrebbero spingere un cittadino a segnalare un possibile inquinamento dell’aria includono:

  • Odori anomali e persistenti di sostanze chimiche o combustione
  • Fumi densi, colorati, o fastidiosi che permangono in zona
  • Presenza ripetuta di polveri nere, grigie o colorate su automobili, finestre, piante
  • Comparsa improvvisa di problemi respiratori in più persone nello stesso periodo
  • Segni di inquinamento riconoscibili, come animali morti, piante danneggiate o visibili scarichi nell’aria

Ogni cittadino che si accorge di queste situazioni ha il diritto di fare una segnalazione. Si ricorda che i reati ambientali, tra cui rientra quello di inquinamento atmosferico, sono procedibili d’ufficio: ciò significa che la denuncia può essere presentata in ogni momento e non esistono limiti di tempo stringenti per attivare le indagini delle autorità competenti.

A chi rivolgersi: enti e autorità competenti

La legislazione italiana prevede che la cittadinanza possa rivolgersi a diversi enti per segnalare il fenomeno di inquinamento dell’aria, scegliendo quello più idoneo a seconda della gravità e urgenza della situazione:

  • Comune di residenza o in cui si verifica l’episodio: è il primo punto di riferimento per la tutela ambientale. L’Ufficio Ambiente prende in carico la segnalazione e può attivare ispezioni o indagini.
  • Polizia Locale o Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia di Stato): utili in caso di emergenze o episodi che richiedono un intervento immediato.
  • ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale): è l’ente tecnico di riferimento per il controllo della qualità dell’aria e per ogni accertamento analitico sull’inquinamento.
  • Prefettura e Protezione Civile: in caso di situazioni particolarmente gravi, che mettono a rischio la salute di molte persone o gravi emergenze ambientali.

Ogni regione italiana dispone della propria sezione di ARPA, che assicura la copertura capillare e il monitoraggio su tutto il territorio nazionale.

Modalità pratiche per la segnalazione

La procedura di denuncia dell’inquinamento atmosferico è semplice e accessibile: può avvenire in forma anonima, scritta, verbale, telefonica o telematica. Tuttavia, la forma più efficace resta quella scritta, attraverso il cosiddetto esposto. Questa segnalazione non necessita di una querela formale, ma deve contenere alcuni elementi chiave per risultare utile e precisa:

Struttura dell’esposto

  • Intestazione con i dati del mittente: Nome, cognome, indirizzo, contatti telefonici o e-mail. Se si agisce per conto di un’associazione, indicare il ruolo.
  • Oggetto della segnalazione: Un titolo chiaro (es. “Esposto su presunto inquinamento atmosferico in zona X”).
  • Descrizione dettagliata dei fatti: Riportare in maniera neutrale le osservazioni, specificando luogo, data, ora, tipo di inquinamento osservato (fumi, odori, polveri, etc.), eventuali foto o video a supporto.
  • Contesto e durata del fenomeno: Indicare da quanto tempo si verifica la situazione (occasionalmente, regolarmente, da giorni/settimane)
  • Conseguenze osservate: Riportare effetti sull’ambiente (vegetazione, animali) e sulla salute umana eventualmente registrati.
  • Eventuali testimoni o altre segnalazioni: Se altre persone hanno assistito o segnalato il fenomeno, indicarne il riferimento (sempre con il loro consenso, nel rispetto della privacy).

L’esposto può essere consegnato:

  • Direttamente all’Ufficio Ambiente del Comune
  • Alla Polizia Locale
  • Alla sede ARPA regionale/provinciale
  • Alle Forze dell’Ordine, anche via e-mail o tramite moduli disponibili sui siti istituzionali

Per le emergenze ambientali, si può telefonare ai numeri verdi regionali attivi 24 ore su 24 (esempio in Lombardia: 800 061 160), garantendo un rapido intervento della Protezione Civile o delle Forze dell’Ordine.

Cosa succede dopo la segnalazione

Dopo aver ricevuto la segnalazione, l’ente competente avvia verifiche e controlli per accertare la reale presenza dell’inquinamento atmosferico. Di solito, viene coinvolta l’ARPA, che svolge una valutazione tecnica e analitica della qualità dell’aria nella zona segnalata, mediante rilievi strumentali e raccolta di dati oggettivi.

I risultati delle indagini vengono poi inoltrati agli organi preposti, come Comuni, Prefettura e Forze dell’Ordine, che valutano la sussistenza degli estremi di reato. Se viene riscontrata una violazione alle norme ambientali o alla salute pubblica, l’autorità competente può adottare i seguenti provvedimenti:

  • Imporre l’immediata sospensione dell’attività inquinante
  • Disporre la bonifica dell’area interessata
  • Irrogare sanzioni amministrative e/o penali ai responsabili
  • Denunciare all’Autorità Giudiziaria i fatti se si configurano estremi di reato penale (art. 452 bis Codice Penale)

Il cittadino che segnala può essere tenuto al corrente dell’esito degli accertamenti, specie se ha lasciato i propri recapiti. I tempi per la risposta variano a seconda della gravità della situazione e della complessità delle indagini, ma la legge impone la tutela rapida dell’interesse collettivo.

Consigli utili e tutele per il segnalante

La segnalazione può essere anche anonima, ma una denuncia circostanziata e non generica aumenta l’efficacia dell’intervento. È importante raccogliere con precisione prove, testimonianze, fotografie, video, documenti o ogni elemento utile a descrivere i fatti in modo oggettivo. In caso di timori di ritorsioni, le leggi in materia raccomandano la tutela della privacy del segnalante, specie in caso di reati ambientali di particolare gravità.

In sintesi, ogni cittadino può contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente e della comunità, segnalando senza indugio situazioni sospette, astenendosi sempre da interventi diretti non autorizzati. Agire tempestivamente significa ridurre i rischi per la salute e ristabilire l’equilibrio ambientale. La conoscenza della procedura corretta di denuncia rappresenta uno strumento di partecipazione attiva nel processo di tutela della legalità ambientale.

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